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Nel 2013 era finita cosi...

  

...e nel 2014 è finita cosi...

 

CAMPIONI AI GIOCHI NAZIONALI BRUNO TIEZZI 2014!!!

nonsolopattinaggio: Le verità del calcio, anche gli uomini fingono

Abbiamo davanti a noi un mese intero durante il quale sfruttare il vantaggio di non avere uomini tra i piedi oppure quello di averne molti, tutti insieme e mediamente poco interessati a noi. Nel caso decideste di essere della «partita» e giocarvela sportivamente, ecco alcune regole del gioco che non potete ignorare per non apparire del tutto fuori posto. Il campo: se non siete Donatella Scarnati, magari ignorate che la porta è larga 7,32 metri e alta 2,44 .

Buffon è alto 1,88. Pensateci quando davanti a un rigore vi verrà di esclamare: «Gli sarebbe bastato allungarsi un po’ a destra». Neanche fosse l’uomo di gomma dei Fantastici 4. Il pallone: non si prende con le mani se non per la rimessa in campo. Lo so che vi pare impossibile: io ho sempre giocato a basket correndo per il campo abbracciata al pallone, ignorando si trattasse di rugby. Niente mani, allora, se non vi chiamate Maradona… Il numero dei giocatori: undici, compreso il portiere. A parte i tre ruoli inconfutabili, difensore, centrocampista e attaccante, è sconsigliato addentrarsi. Se non siete in grado di distinguere un terzino fluidificante da un mediano di spinta, limitate i commenti ai calzini di Balotelli .

La durata della gara: sempre troppo, è chiaro. Noi in 90 minuti si fa tinta, manicure e pedicure. Se non reggete i supplementari, preparate uno spuntino, vi ringrazieranno, ma non servitelo ai rigori, se non volete rischiare la vita .

Falli e scorrettezze: anche gli uomini fingono, quando possono. E piagnucolano. Sommamente se possono ricavarne un calcio di punizione. Non sempre a noi riesce. Fuorigioco:non lo capiremo mai. È contro la nostra natura pensare che non si possa comodamente aspettare accanto al portiere avversario che il pallone ci arrivi a tiro di piede, per tirarlo dentro senza fatica. Eppure il meccanismo è semplice: per arrivarci, pensate a quante volte vi è capitato di rimanere sole oltre la «linea» mentre qualcuno si era già ritirato nella sua «metà campo». Basta un attimo per trovarsi fuorigioco...”

(Fonte Corsera)